Coronavirus Codid-19: Grottaferrata, 64 religiose positive e in quarantena, due ricoverate. Il sindaco Andreotti, “istituto resta zona protetta”

Nel comune di Grottaferrata, cittadina alle porte di Roma, sono 80 i casi di persone positive al Covid-19. I dati sono stati resi noti dalla Asl Rm 6, aggiornati al 24 marzo e comunicati dal comune ieri sera. Degli 80 pazienti affetti da coronavirus, 64 sono suore, due delle quali sono ospedalizzate mentre le altre stanno curando l’infezione all’interno del convento. Sono invece 16 i cittadini grottaferratesi positivi al Covid-19, cinque dei quali cinque ospedalizzati e undici degenti a casa. Il sindaco Luciano Andreotti, ringraziando tutta la cittadinanza per la collaborazione che la stragrande maggioranza di essi sta mostrando nel restare coscienziosamente a casa, ci tiene anzitutto a manifestare tutta la vicinanza dell’amministrazione comunale e dei cittadini grottaferratesi alle suore camilliane così pesantemente colpite dal coronavirus. “L’istituto religioso di via Anagnina – fa sapere il sindaco – resta area protetta e isolata rispetto al resto del territorio cittadino. Il contatto con la Asl Rm 6, le forze dell’ordine e la Protezione Civile attivi in prima linea a contrasto dell’emergenza è continuo e diretto”. “Voglio ancora una volta ringraziare tutti i cittadini grottaferratesi che operano nelle varie strutture sanitarie di Roma e provincia, il personale medico, gli infermieri, i tanti volontari a disposizione e tutti i lavoratori che stanno consentendo la continuazione della vita cittadina nei suoi servizi essenziali”. “Molti sono stati i negozianti di Grottaferrata che si sono resi disponibili a effettuare consegne a domicilio. È fondamentale per la loro sicurezza in primo luogo che tutti questi ammirevoli esercenti utilizzino i presidi sanitari di protezione individuale (guanti e mascherina) per poter portare avanti il loro fondamentale servizio con maggiore serenità”.
Due giorni fa, l’elemosiniere del Papa, card. Konrad Krajewski, è andato a visitare le suore in isolamento nei due istituti di Roma e provincia contagiate dal coronavirus, per portare “la vicinanza e l’affetto del Santo Padre, in questo momento di dura prova e difficoltà” e in dono alcuni prodotti delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo, come latte fresco e yogurt.

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