Lesbo: padre Ripamonti (Centro Astalli), “l’Ue senta il peso della responsabilità per morte bambina in incendio a Moria”

Il Centro Astalli esprime profondo cordoglio e dolore per la morte di una bambina di sei anni a causa di un incendio scoppiato nel campo per migranti e rifugiati di #Moria, sull’isola greca di #Lesbo. Padre Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli parla di “una tragedia evitabile di cui l’Unione europea deve sentire tutto il peso della responsabilità. Rimanere indifferenti mentre migliaia di migranti vivono in Europa in condizioni disumane è inaccettabile e profondamente ingiusto oltre che rappresentare una grave violazione dei principi cardine della nostra civiltà”.
Padre Ripamonti aggiunge: “Solidarietà e responsabilità condivisa tra gli Stati membri salverebbero la vita a persone innocenti tra cui moltissimi bambini, in maniera sostenibile per tutti, senza gravare su un solo Paese, in questo momento così difficile per i governi e l’intera comunità internazionale”.
Per il Centro Astalli ricollocazione, redistribuzione e immediata dei migranti dalla Grecia e interruzione degli accordi con la Turchia risolverebbero “una situazione che ormai da tempo è una vergogna per tutta l’Europa”.

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