Coronavirus Covid-19: vescovi Brasile, “osservare senza eccezioni indicazioni medico-sanitarie”. Chiuse le celebrazioni ad Aparecida

“Tempi di speranza e solidarietà”. Si intitola così la nota diffusa dalla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) a proposito della pandemia provocata dal Covid-19, che finora in Brasile ha provocato 201 contagi, ma fortunatamente non ancora decessi. La nota ribadisce che ogni diocesi è chiamata a prendere in autonomia le proprie decisioni in base alla situazione locale, anche in considerazione della vastità e delle diversità del Paese, ma raccomanda in ogni caso “l’osservanza senza eccezioni degli orientamenti medico-sanitari” espressi dalle autorità.
Si legge nella nota: “Alcune restrizioni interferiscono con il nostro modo di vivere e celebrare, poiché siamo un popolo che porta con sé il desiderio di stare sempre insieme, in momenti felici e tristi. Consapevoli del fatto che le restrizioni alla convivenza non dureranno per sempre, impariamo a valorizzare la fratellanza. Diventiamo ancora più desiderosi che, al termine della pandemia, possiamo stare insieme, celebrando la vita, la salute, l’armonia e la pace”.
Le autorità hanno disposto la sospensione della celebrazione pubblica delle messe al grande santuario di Aparecida. L’arcidiocesi di San Paolo ha chiesto di aumentare il numero delle celebrazioni, per far diminuire il numero delle presenze in chiesa e in molti casi le messe sono state celebrate all’aperto, per rispettare la distanza tra i fedeli. Anche l’arcidiocesi di Campinas, nello Stato di San Paolo, ha sospeso le celebrazioni.

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