Coronavirus Covid-19: Venezia, prosegue attività mense Caritas con accorgimenti per il rispetto delle disposizioni

A Venezia le mense Caritas, Tana e Papa Francesco, stanno continuando il loro lavoro con le stesse frequenze, ma regolando l’accesso ai locali e facendo dormire una persona per camera; per mangiare si richiede la distanza di un metro tra gli ospiti e gli ingressi sono contingentati. Gli altri attendono all’esterno il loro turno. Gli operatori e le suore stanno riscontrando una serena disponibilità nel rispettare le indicazioni. A Ca’ Letizia, invece, i servizi della mensa non si sono mai fermati ma i pasti sono stati spostati alle 12, anziché alla sera, garantendo un primo caldo ed un cestino. Sono stati attrezzati percorsi interni al cortile per rispettare le distanze. È stata installata ed è operativa da oggi una struttura mobile di emergenza per i pranzi popolari nella zona mestrina. Per rispettare  norme e disposizioni cautelari i pasti sono stati serviti nei giorni di domenica e sabato scorsi all’aperto (85 sabato, 105 domenica, ma la mensa è capace anche di 140 pasti): da oggi vi sarà anche una tensostruttura, con dei tavoli, per mangiare in modo più confortevole, anche in caso di pioggia. Gli operatori della Caritas hanno sostituito i volontari della San Vincenzo per non esporli a rischi di contagio (data la vulnerabilità molto alta di alcuni a causa dell’età avanzata). Da domani saranno disponibili anche dei servizi igienici. Operazioni non semplici in questi giorni di limitazioni, soprattutto nel coinvolgere aziende esterne. “La Caritas veneziana è in prima fila per assicurare la cura delle persone in condizione di marginalità nel rispetto della sicurezza di tutti”, dichiarano dal Patriarcato. Sempre nel rispetto delle disposizioni sanitarie, i luoghi della mensa saranno sanificati quotidianamente, così come una cooperativa procederà alla pulizia anche della strada laterale di accesso a Ca’ Letizia.

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