Iraq: offerte dei militari italiani per attrezzare il parco giochi nell’asilo di Qaraqosh

Venuti a conoscenza grazie al cappellano militare del contingente a Erbil, don Giuseppe Maria Balducci, della volontà delle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria di dotare di un parco giochi l’asilo di Qaraqosh, per dare qualche cosa di concreto ai bambini iracheni in un Paese dove, per loro, non c’è niente, i militari italiani dell’Operazione “Prima Parthica” non sono rimasti impassibili. “Con senso di fratellanza autentico, si sono attivati durante il mese di ottobre, raccogliendo spontaneamente una somma che hanno consegnato a suor Patrizia Cannizzaro”, per l’occasione “ospite di Camp Singara, a Erbil, sede del contingente”. Lo si legge sul sito dell’Ordinariato militare per l’Italia.
L’offerta è stata ufficializzata nel corso di un breve incontro, limitato nella partecipazione dei militari dall’attenta applicazione delle misure anti-Covid.
Il generale di Brigata Francesco Principe, comandante del Contingente italiano in Iraq, ha simbolicamente firmato una gigantografia dell’assegno.
Nel consegnarlo a suor Patrizia, il comandante ha spiegato come “grazie alla generosità che contraddistingue il militare italiano, la partecipazione all’opera benefica è stata spontanea ed entusiastica, non appena si è saputo che avrebbe potuto donare un sorriso ai bambini dell’asilo”.
Suor Cannizzaro, unica religiosa italiana in suolo iracheno, ha portato la sua testimonianza e ha illustrato “come l’asilo, fondato dalle Suore Francescane Missionarie del Cuore Immacolato di Maria per scolarizzare i bambini di Qaraqosh sia stato distrutto, con tutto il Paese, dai miliziani dell’Isis”. La religiosa ha anche parlato di “come, dopo la liberazione, le famiglie siano tornate e la vita stia riprendendo tra tanti problemi in un contesto di diffusa povertà. La scuola è rinata, ci sono circa 130 bambini, ma le difficoltà sono molte”. “Il parco giochi sarà un punto di socializzazione per i bambini del paese, senza distinzione di religione”, ha concluso suor Patrizia, ringraziando tutti. Alla cerimonia ha presenziato la console d’Italia ad Erbil, Serena Muroni, che ha osservato come la riconosciuta professionalità del soldato italiano sia completata da una grande carica di umanità e di innata empatia.

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