Coronavirus Covid-19: Conte, “nuovo Dpcm in vigore da venerdì”. “Situazione critica, dobbiamo rallentare la circolazione del virus”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

“La situazione appare particolarmente critica. Il virus da noi ma anche in tutta Europa sta circolando, sta correndo forte, anche violento. Nella settimana 19-25 ottobre il numero di nuovi casi è quasi raddoppiato rispetto alla precedente, l’Rt nazionale è aumentato a 1,7 con alcune Regioni che hanno un Rt ancora superiore. Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero delle persone che vanno in terapia intensiva ma i numeri complessivi sono in costante aumento e comportano un’alta probabilità che molte Regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche già nelle prossime settimane”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella conferenza stampa nella quale ieri sera ha illustrato le misure del nuovo Dpcm che entrerà in vigore domani, venerdì 6 novembre, consentendo a ciascuno di avere “un tempo congruo per organizzare le proprie attività”.
“Dobbiamo necessariamente intervenire per rallentare la circolazione del virus”, ha spiegato il premier, “in attesa di disporre ci auguriamo quanto prima di vaccini, di terapie risolutive”. Grazie al “piano di monitoraggio della curva molto articolato che si basa su 21 parametri” è oggi possibile adottare “misure differenziate e mirate”. La logica è quella che laddove il rischio di diffusione del contagio è maggiore più restrittive saranno le misure. “Se invece introducessimo misure uniche su tutto il territorio nazionale produrremmo un duplice effetto negativo: non adottare misure realmente efficaci per le Regioni attualmente a maggior rischio e imporre misure irragionevolmente restrittive per quelle aree del Paese dove la situazione è meno grave”.

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