Disabilità: Cottolengo, un libro per raccontare l’esperienza dei ragazzi nel “vending”

“Diversamente abilissimi. Nel suddividere le confezioni, l’acqua, le bibite e quant’altro può offrire un distributore automatico. Come quello al primo piano della scuola Cottolengo di Torino dove don Andrea Bonsignori osservò la bravura dei suoi ragazzi, sofferenti di autismo, nel ricaricare alla perfezione le macchinette dell’Istituto. Non solo ‘lo sapevano fare’ ma dividevano e ordinavano meglio degli altri”. Nasce da tanta abilità l’esperienza di Chicco Cotto, una società di economia sociale e inclusione che “vuole stare sul mercato e ci riesce perché i suoi lavoratori, ben formati, sono i più bravi. Sono assunti con diritti e doveri, sono incoraggiati, corretti negli errori quando è il caso. Dal primo negozio dove già si guadagnava ai 70 distributori automatici gestiti professionalmente. Operatori a pieno titolo del vending capaci di accordi con gruppi leader”. L’esperienza della cooperativa di ragazzi diversamente abili di Chicco Cotto, dall’avvio con l’aiuto di professionisti alle resistenze, dalle cadute fino ai successi di un’impresa che punta almeno al pareggio, è raccontata oggi nel libro “Il coraggio di Essere uguali” (edizioni Terra Santa) scritto da don Bonsignori con la collaborazione dei giornalisti Marco Ferrando e Gian Antonio Stella, che ha curato la prefazione”. “Non è solo l’orgoglio e l’emozione per il sogno che si è avverato – raccontano gli autori –. Può essere letto come uno spunto di lavoro per le tante altre realtà dell’economia sociale che vogliono provare a nuotare nel mare aperto del mercato, partendo dalle peculiarità che altri definiscono limiti. È un percorso non sempre praticabile e comunque mai facile. Non impossibile”.

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