Consiglio d’Europa: Conferenza dei ministri responsabili dello sport. Attività agonistiche e amatoriali e diritti umani

“Lo sport è un fattore importante nella vita quotidiana. La governance dello sport deve affrontare molte sfide in un mondo che sta cambiando rapidamente e, se non è sottoposta a meccanismi di controllo, può sollevare questioni relative al rispetto dei diritti umani. La pratica sportiva è un diritto umano e la sua diffusione è un obiettivo condiviso da tutti i governi”. Su queste tematiche si sviluppa la sedicesima Conferenza del Consiglio d’Europa dei ministri responsabili dello sport, organizzata nel quadro della Presidenza greca del Comitato dei ministri; il summit procederà anche alla revisione della Carta europea dello sport, “rivolgendo un’attenzione particolare ai diritti umani nello sport”. Consisterà in cinque diverse sessioni ripartite su più settimane, corrispondenti alle attività condotte nell’ambito dell’Accordo parziale allargato sullo sport. La sessione introduttiva odierna è iniziata questa mattina con una discussione aperta (Leadership Dialogue) sul tema “Difendere i valori nello sport”, animata dalla direttrice generale della Democrazia del Consiglio d’Europa, Snezana Markovic. Parteciperanno al dibattito Lefteris Avgenakis (viceministro dello Sport, Grecia), Roxana Maracineau (ministra dello Sport, Francia), Irene Lozano Domingo (presidentessa del Consiglio superiore dello Sport e segretaria di Stato, Spagna), Christophe De Kepper (direttore generale del Comitato olimpico internazionale), Alexandra Shelton (campionessa olimpica di scherma) e Bobby Barnes (presidente della Fifpro Europe).

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