Carlo Acutis: mons. Bertolone (Catanzaro), “un punto di riferimento per i giovani”

“Le parole del beato Carlo Acutis restano perché resistono al tempo, ne fanno un fiore che – pur se reciso nel pieno della sua primavera –, non s’è perso però il profumo della memoria”. Lo ha scritto mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catalzaro-Squillace, sul portale calabriaecclesia.org nella sua edizione domenicale. “Sereno e vivace, era un figlio del suo tempo: moderno, spigliato, esperto di computer, sportivo”. Mons. Bertolone ricorda come, “pieno di vita e di fede, attento agli amici e rispettoso delle sue coetanee, visse una vita totalmente normale da diventare eccezionale. Egli continua a vivere,  proprio per la sua fede e per la modernità, che ne fanno un punto di riferimento per i giovani”. Infatti, evidenzia il presule, richiamando gli aspetti della spiritualità del beato Carlo Acutis, “nella sua fine prematura, segno di una grande tragedia umana, si legge con gli occhi della fede il disegno della Provvidenza e si ritrova, nitida ed evidente, la prova della capacità di Dio di bussare al cuore dei giovani”.

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