Diocesi: Prato, riapre il Museo di San Domenico con la mostra “Noli me tangere. Donazione Carlo Palli”. Esposte oltre 200 opere d’arte contemporanea

Dopo anni di chiusura il Museo San Domenico, all’interno del complesso dell’ex convento di San Domenico a Prato, apre nuovamente le sue porte al pubblico. Lo fa con “Noli me tangere. Donazione Carlo Palli”, una mostra d’arte contemporanea con sculture, pitture, fotografie, installazioni multimediali e videoarte. Parte della collezione deriva dall’archivio Carlo Palli, altre opere sono state realizzate appositamente per questo progetto da artisti cui è stato chiesto di dare un contributo a questo allestimento dove sacro e arte sono in costante dialogo.
“Una mostra straordinaria, unica nel suo genere, che darà nuova luce e importanza a questo Museo, chiuso da molti anni”, afferma Carlo Palli, uno dei più grandi collezionisti d’arte in Italia e in Europa, importante mercante d’arte e gallerista, nominato dal vescovo Giovanni Nerbini direttore artistico della sezione d’arte contemporanea del Museo San Domenico. In esposizione circa 200 opere realizzate da 85 artisti, dislocate lungo un percorso che parte dal refettorio posto al piano terra e sale poi al primo piano del Museo. Ad arricchire la mostra, l’installazione della Via Crucis Contemporanea nella chiesa di San Domenico. “Noli me tangere”, curata da Laura Monaldi – dopo la preview per gli artisti e le istituzioni prevista per il 17 giugno alle 16.30 – verrà ufficialmente inaugurata domenica 20 giugno alle 16.30 e resterà aperta fino al prossimo 31 ottobre. “Le opere in mostra mettono a confronto l’umano e il divino dialogando, fra passato e presente, con i tesori, gli affreschi e le sinopie custodite nell’ex complesso di San Domenico”, spiega Monaldi, sottolineando che le opere esposte “colgono le manifestazioni del sacro come ierofanie e unità di Verità e Bellezza, tra citazioni, nuove visioni, rinnovati linguaggi formali e spunti di riflessione sempre più attuali e legati alla coscienza culturale e sociale della fede”.
Ad affiancare la mostra ci saranno anche eventi collaterali, tra cui concerti, performance e incontri con gli artisti. A settembre è prevista inoltre la presentazione del catalogo, che conterrà saggi critici sull’arte sacra contemporanea e le foto degli allestimenti a cura di Pietro Schillaci.

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