Ue: maggio, mese della diversità. Dalla Commissione un identikit della popolazione europea

Maggio è il mese europeo della diversità in tutta l’Ue e la Commissione europea propone e sollecita iniziative che, in questo 2025, vogliono mettere in luce l’importanza della diversità e dell’inclusione sul posto di lavoro e nella società e hanno come filo rosso il titolo “Promuovere la salute mentale e il benessere al lavoro”. Le iniziative programmate in giro per l’Ue in questo mese sono registrate sul sito apposito. Che l’Ue sia un contesto molto diversificato lo dimostra il fatto che 1 persona su 7 (cioè il 14%) che vive nell’Ue è nata all’estero. O ancora, che 1 persona su 5 (quindi il 21%) ha una qualche forma di disabilità (vale a dire una limitazione nelle attività quotidiane dovuta a problemi di salute). La suddivisione nelle categorie di uomini e donne vede le seconde dominare (sono il 51% della popolazione). Tra le differenze che evidenzia una infografica di immediata lettura, intitolata “Uguaglianza nell’Ue, un’istantanea”, il fatto che il 5,1% di uomini con figli lavori in part-time, mentre in part-time sono il 31,8% di donne con figli. Ancora, ci sono 137 studentesse ogni 100 studenti maschi, come dato di media, ma negli ambiti di studio scientifici, tecnologici, ingegneristici e matematici ci sono 50 studentesse ogni 100 studenti maschi. Dai dati emerge poi che le giovani donne, le persone nate all’estero e le persone con disabilità hanno maggiori probabilità di non essere occupate né impegnate in studi o formazioni.

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