
“I cambiamenti che stiamo vivendo sono storici, senza dubbio. Quando il Muro cadde nel 1989, fu proclamata la fine della storia, e davamo per scontato che la libertà economica e la politica alla fine si sarebbero incontrate e che questo avrebbe unito i popoli. Ora, la storia è tornata, e così anche la geopolitica. Quello che avevamo percepito come un ordine mondiale sta diventando un disordine mondiale, innescato non da ultimo dalle ambizioni imperialiste di Putin e da altre lotte geopolitiche”. Lo ha affermato Ursula von der Leyen intervenendo alla sessione di apertura della Comunità politica europea, riunita a Tirana. “Negli ultimi anni è suonato un campanello d’allarme per l’Europa. Oggi l’Europa è sveglia, completamente sveglia. E sappiamo che dobbiamo fare un balzo in avanti: dobbiamo colmare il divario di innovazione, rafforzare la nostra competitività, costruire la nostra resilienza e ampliare e approfondire la rete di partnership in tutto il mondo. Abbiamo tutti imparato che, quando si verificano grandi crisi, l’Europa fornisce sicuramente alcune delle grandi risposte”: ne è convinta la presidente della Commissione. “Negli ultimi anni la pandemia, la crisi climatica, la crisi energetica, la guerra della Russia contro l’Ucraina, tutte queste sono state crisi gravi che ci hanno davvero messo alla prova, ma l’Europa è uscita più grande e più forte da ogni crisi”. Von der Leyen ha ribadito il sostegno Ue all’Ucraina: “Per tre lunghi anni abbiamo dimostrato la nostra unità, la nostra determinazione e una cooperazione sempre maggiore per difendere la sovranità dell’Ucraina, trovare un percorso verso un accordo di pace e solide garanzie di sicurezza per il Paese. E lungo tutto il percorso, la maggior parte dei membri della Cpe ha sostenuto sanzioni severe contro la Russia. […] E siamo pronti a fare di più per portare il presidente Putin al tavolo dei negoziati”. Von der Leyen ha aggiunto: “Molti degli oratori lo hanno detto, questa guerra deve finire… Per essere ancora una volta molto chiari: vogliamo la pace. E quindi stiamo lavorando a una prossima serie di sanzioni”.
Infine: “Siamo anche riuniti qui a Tirana per costruire il nostro futuro comune, ed è stato meraviglioso ascoltare i diversi relatori: il futuro di un’Europa come area di prosperità condivisa. Se riusciremo a costruire questa prosperità – e non ho dubbi che ci riusciremo – questo sarà il collante per la stabilità e la pace nel nostro continente”.