Leone XIV: al Corpo diplomatico, “la vostra presenza è un dono”, “raggiungere e abbracciare ogni popolo e ogni singola persona di questa terra”

“Oltre a rappresentare il segno concreto dell’attenzione dei vostri Paesi verso la Sede Apostolica, la vostra presenza oggi è per me un dono, che mi permette di rinnovare l’aspirazione della Chiesa – e mia personale – di raggiungere e abbracciare ogni popolo e ogni singola persona di questa terra, desiderosa e bisognosa di verità, di giustizia e di pace!”. È l’omaggio di Leone XIV al Corpo diplomatico, nel suo primo discorso ai rappresentanti delle nazioni, pronunciato in Sala Clementina. “In un certo senso, la mia stessa esperienza di vita, sviluppatasi tra Nord America, Sud America ed Europa, è rappresentativa di questa aspirazione a travalicare i confini per incontrare persone e culture diverse”, il riferimento alla sua biografia, seguito da una dichiarazione di intenti: “Tramite il costante e paziente lavoro della Segreteria di Stato, intendo consolidare la conoscenza e il dialogo con voi e con i vostri Paesi, molti dei quali ho già avuto la grazia di visitare nel corso della mia vita, specialmente quando ero priore generale degli Agostiniani”. “Confido che la Divina Provvidenza mi concederà ulteriori occasioni di incontro con le realtà da cui provenite, permettendomi di accogliere le opportunità che si presenteranno per confermare nella fede tanti fratelli e sorelle sparsi per il mondo e di costruire nuovi ponti con tutte le persone di buona volontà”, l’auspicio di Leone XIV.

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