Leone XIV: al Corpo diplomatico, “investire sulla famiglia fondata sul matrimonio”, “tutelare la dignità di ogni persona”, “sono discendente di immigrati e emigrato”

“È compito di chi ha responsabilità di governo adoperarsi per costruire società civili armoniche e pacificate”. È l’appello di Leone XIV nel discorso rivolto al Corpo diplomatico. “Ciò può essere fatto anzitutto investendo sulla famiglia, fondata sull’unione stabile tra uomo e donna, società piccola ma vera e anteriore a ogni civile società”, ha spiegato il Papa, delineando le priorità concrete del suo pontificato. Per il Pontefice, inoltre, “nessuno può esimersi dal favorire contesti in cui sia tutelata la dignità di ogni persona, specialmente di quelle più fragili e indifese: dal nascituro all’anziano, dal malato al disoccupato, sia esso cittadino o immigrato”. Un passaggio del discorso è stato dedicato alla sua stessa esperienza di vita: “La mia storia è quella di un cittadino, discendente di immigrati, a sua volta emigrato”, ha detto con toni personali. “Ciascuno di noi, nel corso della vita, si può ritrovare sano o malato, occupato o disoccupato, in patria o in terra straniera: la sua dignità però rimane sempre la stessa, quella di creatura voluta e amata da Dio”.

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