I “curas villeros”, i sacerdoti dei quartieri popolari di Buenos Aires, in una nota diffusa ieri, e pervenuta al Sir, condannano la repressione subita mercoledì, davanti al Congresso da anziani manifestanti e anche da alcuni sacerdoti, e chiedono “pensioni dignitose” e accesso ai farmaci per i cittadini. In un comunicato, i sacerdoti hanno spiegato: “Abbiamo espresso questo concetto in diverse occasioni, ad esempio nelle messe che abbiamo tenuto l’anno scorso nella parrocchia Virgen de Lujan, vicino al quartiere di Zavaleta, così come a Santiago del Estero, Cordoba e in varie parti del Paese, e nella lavanda dei piedi agli anziani il Giovedì Santo in tutti i quartieri popolari”.
I sacerdoti chiariscono di preferire una modalità costruttiva, nelle rivendicazioni a favore delle fasce più penalizzate, rispetto alle manifestazioni di piazza, ma, in ogni caso, “oggi condanniamo con forza il fatto che si continui a fare finta di niente di fronte alle rivendicazioni e all’infame repressione dei pensionati, dei sacerdoti, dei religiosi e dei militanti, come è successo mercoledì nei pressi del Congresso della Nazione”. Proseguono i sacerdoti: “Oggi vediamo come ogni giorno si aggiungano nonni abbandonati nelle nostre case dove vivono centinaia di loro, nelle nostre mense, nei nostri centri per anziani, tra tante opere dove parliamo profeticamente con i fatti”. Infine, la richiesta che “Dio illumini le menti e sensibilizzi i cuori di coloro che hanno il potere di prendere decisioni a favore dei nostri pensionati e di tanti che soffrono le conseguenze di questa politica di aggiustamento ed esclusione”.