Migrazioni: convegno a Milano. Mons. Martinelli (Arabia Meridionale), “da noi i cristiani sono tutti migranti. Siamo una Chiesa dalle genti”

(Milano) I cristiani, “una comunità di migranti”. Mons. Paolo Martinelli, vicario apostolico dell’Arabia Meridionale, ha portato al convegno in corso in Università Cattolica a Milano, la realtà della comunità dei cristiani – di oltre 100 nazionalità – presenti fra Oman, Emirati Arabi e Yemen. Persone immigrate in questi Paesi del Golfo in cerca di lavoro o per ragioni professionali; persone benestanti o lavoratori giunti qui portati dalla fame o dalla disperazione. “Le nostre chiese sono piene a tutte le ore del giorno, le liturgie molto frequentate”, ha detto il vescovo milanese. Il quale ha invitato a considerare “le migrazioni come un fatto globale, una opportunità, un fenomeno da governare con sapienza”. “Noi siamo tutti migranti: i fedeli, le suore, i preti, anche il vescovo è un migrante”. La lingua delle messe è l’inglese, “ma hanno molta importanza le comunità linguistiche”: numerosi sono, ad esempio, i cattolici sudamericani. Il vescovo si è brevemente soffermato a descrivere la situazione politica e sociale della regione, che da nove anni sconta le tragiche conseguenze del conflitto nello Yemen.
“Siamo, come dice l’arcivescovo di Milano Delpini, una ‘Chiesa dalle genti’; per noi è importante stare insieme, anche per vincere le solitudini e il rischio dell’isolamento”. Martinelli ha parlato di una “diversità vissuta nell’unità”, “in una società plurale”. Da qui il richiamo a “superare i pregiudizi, a valorizzare le diversità. Essere insieme per il bene”.

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