Migranti: mons. Marchetto, “non è un’emergenza, ci vuole una conversione di umanità”

foto SIR/Marco Calvarese

“Non si può considerare il fenomeno migratorio come un’emergenza: ci vuole una visione di famiglia di popoli e di nazioni, non si può fare ciascuno per conto suo”. Ne è convinto l’arcivescovo Agostino Marchetto, storico del Concilio e segretario emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti, che sabato prossimo sarà uno dei 21 nuovi cardinali creati da Papa Francesco nel Concistoro. “Bisogna fare tutto quello che possiamo, lavorare e anche pregare, usando tutti i mezzi che abbiamo”, l’appello di Marchetto durante l’incontro con alcuni dei 21 cardinali che sabato prossimo riceveranno la berretta cardinalizia dalle mani del Papa, organizzato dalla Sala Stampa della Santa Sede. Al centro della lotta contro i trafficanti, ha osservato l’arcivescovo, ci deve essere “la dignità della persona umana, come ha affermato il Papa anche a Marsiglia. Ci vuole una conversione di umanità nel nostro mondo: tutti dobbiamo portare quello che abbiamo, ma se abbiamo in testa l’emergenza non ci mettiamo tutto l’impegno che dobbiamo metterci come parte fondamentale della realtà mondiale in cui siamo immersi”. “Stiamo tornando alle posizioni della difesa dei confini”, il grido d’allarme del futuro cardinale a proposito di una politica che già ne recente passato si è rivelata fallimentare.

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