Ricerca e industria: in vigore lo European Chips Act, normativa Ue sui semiconduttori, essenziali nel digitale

(Bruxelles) Entra oggi in vigore lo European Chips Act. La normativa Ue “mette in atto una serie completa di misure per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, la resilienza e la leadership tecnologica dell’Unione europea nelle tecnologie e nelle applicazioni dei semiconduttori”, spiega una nota della Commissione. “I semiconduttori sono gli elementi costitutivi essenziali dei prodotti digitali e digitalizzati. Dagli smartphone alle automobili, passando per le applicazioni e le infrastrutture critiche per la sanità, l’energia, la difesa, le comunicazioni e l’automazione industriale, i semiconduttori sono fondamentali per la moderna economia digitale. Sono anche al centro di forti interessi geostrategici e della corsa tecnologica globale”. Concretamente, l’European Chips Act “rafforzerà le attività manifatturiere nell’Unione, stimolerà l’ecosistema del design europeo e sosterrà la crescita e l’innovazione lungo l’intera catena del valore”. Attraverso l’European Chips Act, l’Unione europea mira a raggiungere l’obiettivo di raddoppiare la propria attuale quota di mercato globale portandola al 20% nel 2030.
L’European Chips Act si compone di tre pilastri principali. Il primo pilastro, l’iniziativa Chips for Europe, “rafforza la leadership tecnologica dell’Europa, facilitando il trasferimento della conoscenza dal laboratorio alla fabbricazione, colmando il divario tra ricerca e innovazione e le attività industriali”. L’iniziativa sarà sostenuta da 3,3 miliardi di euro di fondi Ue.
Il secondo pilastro “incentiva gli investimenti pubblici e privati in impianti di produzione per i produttori di chip e i loro fornitori”. Nel suo terzo pilastro, l’European Chips Act ha istituito un meccanismo di coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione “per rafforzare la collaborazione con e tra gli Stati membri, monitorare l’offerta di semiconduttori, stimare la domanda, anticipare le carenze e, se necessario, innescare l’attivazione di una fase di crisi”. Come primo passo, il 18 aprile 2023 è stato istituito un sistema di allarme sui semiconduttori che consente a qualsiasi parte interessata di segnalare interruzioni della catena di approvvigionamento dei semiconduttori.

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