Chiese lombarde: Unitalsi, oggi al santuario di Caravaggio l’incontro regionale dei preti e dei diaconi anziani e ammalati

(Foto: Monica Fagioli)

Quasi cento fra sacerdoti e diaconi avanti con l’età o in fragili condizioni di salute. Non pochi, quelli in carrozzina. Arrivati da tutte le diocesi della Lombardia. Al loro servizio, ottanta volontari dell’Unitalsi. A condividere questa giornata all’insegna della fraternità, i vescovi lombardi. Si è rinnovato oggi al santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio (provincia di Bergamo, diocesi di Cremona) l’incontro regionale dei preti e dei diaconi anziani e ammalati, giunto alla nona edizione. Un’iniziativa – attesa ogni anno con trepidazione – nata dall’idea del giornalista Vittore De Carli, allora presidente di Unitalsi Lombarda, e dell’allora vicario episcopale della diocesi di Milano, Mario Delpini. Un’iniziativa che in questa edizione 2023 è stata riproposta nei suoi momenti fondamentali: l’accoglienza al Centro di spiritualità, la processione al santuario recitando il rosario, la messa.

A presiedere quest’anno la celebrazione eucaristica, è stato chiamato mons. Michele Di Tolve, prete del clero di Milano, neo consacrato vescovo ausiliare di Roma e rettore del Pontificio Seminario Romano Maggiore. A salutare i partecipanti, l’arcivescovo di Milano, primate di Lombardia e presidente della Conferenza episcopale regionale, mons. Mario Delpini. Che all’inizio della liturgia ha offerto tre parole: “Benvenuti, grazie, preghiamo”. Un “benvenuti, voi che portate qui le vostre speranze, le vostre pene, le vostre storie”, detto con lo spirito di Maria all’annunciazione, il “kaire”, quel “rallegrati” con cui la salutò l’angelo. Il grazie: a tutti i partecipanti e in particolare all’Unitalsi per il suo servizio. Quindi l’invito alla preghiera. “in questo luogo in cui Maria ha incontrato una giovane donna in lacrime, preghiamo per la pace, per le famiglie, per le vocazioni, e preghiamo per il Sinodo della Chiesa universale e sarà momento per cammino di comunione e di speranza per la missione”.
“L’appuntamento settembrino dei sacerdoti anziani e ammalati delle nostre Chiese, insieme ai loro vescovi, sta diventando una delle più belle tradizioni di spiritualità che hanno luogo qui, nel santuario che abbiamo riconosciuto come centro spirituale della nostra regione – si legge nel messaggio del vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni –. Diventiamo oggi come un unico presbiterio, apparentemente debole quanto a forze fisiche, ma ben stretto alla potenza della croce, che crediamo davvero sia misteriosa fonte di vita e di speranza per il mondo”.

Mons. Di Tolve, nell’omelia, ha portato innanzitutto il “saluto affettuoso” di Papa Francesco “che ieri sera mi ha mandato uno scritto a mano per voi”. “Grazie per la vostra testimonianza di vita”, scrive il Papa ai sacerdoti anziani e malati della Lombardia, assicurando la sua preghiera per loro e chiedendo a sua volta che si preghi per lui. Una gratitudine alla quale Di Tolve si è associato, dando voce alla sua “riconoscenza per voi sacerdoti e diaconi anziani e ammalati” che, “donando le energie dentro la fatica dell’età o servendo la Chiesa nella preghiera unita all’offerta della sofferenza, siete testimoni di una vita donata a Gesù nell’esercizio di questo ministero”. “In questo momento della vita della Chiesa”, contrassegnato dal Sinodo, “ricordatevi il valore dell’unità del corpo di Cristo, della sua Chiesa; il valore della comunione, della corresponsabilità, con il Papa, con il collegio episcopale, dentro il popolo di Dio. Siamo chiamati ad edificare il corpo di Cristo, non a prenderne un pezzo per sé per diventarne padroni”.
Alla fine della messa, il messaggio del presidente dell’Unitalsi Lombarda, Luciano Pivetti. A seguire, come tradizione, un momento di convivialità e amicizia con il pranzo, introdotto dalla preghiera e dalla benedizione di mons. Di Tolve.

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