Papa Francesco: ai Rogazionisti, “senza preghiera non si sta in piedi e non si sa dove andare”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Senza preghiera non si sta in piedi e non si sa dove andare”. A ribadirlo è stato il Papa, ricevendo in udienza i i partecipanti agli Incontri promossi dai Rogazionisti del Cuore di Gesù e dalle Suore Figlie del Divino Zelo. L’esempio citato è quello del loro fondatore, Sant’Annibale di Francia, che “nella Messina del suo tempo, cominciando dalla miseria del quartiere di Case Avignone, e poi spingendosi oltre, con uno sguardo più ampio e un’azione sempre più vasta, ha provato anche lui, come Gesù, una struggente compassione per l’umanità povera nel corpo e nello spirito. E ha compreso che la prima cosa da fare era pregare, non certo per convincere Dio a mandare pastori, come se non si curasse del suo popolo, ma per lasciarsi sempre più travolgere dalla visceralità del suo amore paterno e materno: per imparare, pregando, a essere sensibili alle necessità dei suoi figli!”. “Siate gli specialisti di Dio, non tanto come studiosi di tecniche, di statistiche e di teorie, per quanto anche queste possano servire, quanto di quella sapienza che si matura facendo prima di tutto i calli alle ginocchia e poi alle mani”, l’invito di Francesco: “Siate specialisti, cioè, nelle arti della preghiera e della carità: mani giunte dinanzi a Dio e mani tese verso i fratelli. Mani giunte e mani tese: così si diventa specialisti di Dio! Questa è la vostra missione. Ancora oggi, infatti, il Signore chiama, e tanti giovani hanno bisogno di testimoni e di guide credibili che, mostrando loro la bellezza di una vita spesa per amore, li aiutino a dire ‘sì’”.

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