Solidarietà: Misericordia Prato, festeggiati i 435 anni di presenza attiva sul territorio. Mannelli (proposto), “il nostro impegno è una vocazione”

“I fratelli e le sorelle della Misericordia sono testimoni di carità e solidarietà, il loro impegno è una vocazione e non può essere professionalizzato chiedendo loro di sopperire alla mancanza di personale sanitario”. Nel giorno del 435° anniversario della Fondazione della Misericordia di Prato, il proposto Gianluca Mannelli ha espresso preoccupazione per la riforma del servizio di emergenza urgenza del 118 che ha portato alla riduzione della presenza di medici e infermieri nei territori di Vaiano e Montemurlo. “I nostri volontari sono adeguatamente formati, ma non posso assolutamente portare sulle proprie spalle il peso di queste scelte, come quella di eliminare la postazione medica in Valbisenzio – ha aggiunto Mannelli – oltretutto questa riorganizzazione comporta l’invio di una auto medica con due infermieri da Prato a Vaiano in caso di bisogno, ciò significa diminuire la presenza su un territorio vasto come quello della città”.
Un concetto espresso anche dal presidente della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, Alberto Corsinovi, presente alla cerimonia: “Aiutateci a svolgere al meglio il nostro servizio – ha detto rivolgendosi alle istituzioni regionali –, aiutando le Misericordie aiuterete gli ultimi, aiuterete tutte quelle persone che quotidianamente vengono raggiunge dai nostri confratelli e consorelle in spirito di carità e solidarietà”.
La messa di ringraziamento è stata presieduta dal vescovo di Prato, mons. Giovanni Nerbini, e concelebrata da mons. Nedo Mannucci e dal cappellano della Misericordia don Gino Calamai. Nell’omelia, il vescovo ha ricordato il pellegrinaggio a Loreto compiuto da trenta pratesi: quell’iniziativa fu all’origine, nel 1588, della creazione di una associazione di carità, primo nucleo della Misericordia. “I fondatori erano prima di tutto uomini di fede – ha sottolineato mons. Nerbini – con la loro testimonianza hanno saputo suscitare emulazione; da quel piccolo seme è nato un albero grande, lungo quattro secoli, che dà riparo a tutti. Il mio invito è che sappiate sempre preservare lo spirito originario, in modo da consegnare a chi viene dopo di noi il tesoro prezioso che è la Misericordia”.
Oggi, la Misericordia di Prato è un’arciconfraternita composta da 26 sezioni sparse nella provincia pratese e in parte sul territorio fiorentino. Può contare su oltre 2mila volontari impegnati quotidianamente nei servizi di emergenza urgenza, nel trasporto socio sanitario e in molte altre attività a favore del prossimo. Nel 2022 sono stati svolti circa 163mila servizi di carità.

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