Diocesi: Tursi-Lagonegro, al santuario della Madonna della Sulla a Nova Siri messa nel 30° della morte di don Tommaso Latronico

(Foto: diocesi di Tursi-Lagonegro)

È stato mons. Filippo Santoro, arcivescovo emerito di Taranto, a presiedere nel pomeriggio di sabato 22 luglio, nello spazio antistante il santuario della Madonna della Sulla a Nova Siri (Matera), la celebrazione eucaristica in occasione del 30° anniversario della morte di don Tommaso Latronico (Nova Siri 17 novembre 1948 – Roma 20 luglio 1993). Hanno concelebrato il vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Vincenzo Orofino, e numerosi sacerdoti tra i quali anche don Giovanni Grassani, della diocesi di Tricarico, presidente dell’Associazione “Amici di don Tommaso” che si è posta come attore nella richiesta dell’apertura dell’inchiesta diocesana per la beatificazione del sacerdote lucano, iniziatore in Basilicata del movimento di Comunione e Liberazione.

(Foto: diocesi di Tursi-Lagonegro)

Secondo mons. Santoro, la grande folla radunata nello stesso luogo dove furono celebrati trent’anni fa i funerali del sacerdote lucano è già un segno della sua fama di santità. Amico personale di don Latronico, fin dagli anni del seminario e dell’università, l’arcivescovo emerito ha poi descritto alcune delle virtù eroiche che hanno caratterizzato la sua vita di sacerdote ed educatore, in particolare dei giovani.
Mons. Orofino ha illustrato le fasi che, secondo il diritto canonico, precedono l’apertura della fase diocesana del processo di beatificazione: la prima è rappresentata dalla presentazione al vescovo diocesano di un relazione introduttiva per la quale ha incaricato don Pino Marino, parroco di Nova Siri, ed altri due sacerdoti della diocesi, don Antonio Donadio e don Mario Lacolla. Per il vescovo di Tursi-Lagonegro è ora il tempo di “intraprendere la fase decisiva della sequela”, mettendosi alla scuola di don Latronico e chiedendo la sua intercessione.

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