Diocesi: Acireale, adeguamento liturgico della cattedrale, riunita la commissione per la valutazione dei progetti

(Foto Diocesi di Acireale)

“La diocesi di Acireale ha uno straordinario patrimonio artistico rappresentato da chiese che nella loro bellezza e maestosità raccontano la storia diocesana. La basilica cattedrale di Acireale, Chiesa madre di tutte le chiese, originaria del XV secolo, negli anni è stata soggetta ad interventi migliorativi per esprimere un’armoniosa testimonianza di fede, cultura e tradizione efficace alla ‘lettura’ del tempo. Dopo lo studio di fattibilità, la diocesi di Acireale con gli organismi della Cei ha indetto un concorso per l’adeguamento liturgico della cattedrale”. Lo si legge in un comunicato diffuso dalla diocesi siciliana. Sono stati presentati 24 progetti provenienti da tutta Italia, e nei giorni scorsi ad Acireale si è riunita la commissione per la valutazione degli stessi. Il vescovo mons. Antonino Raspanti, alla presenza dei membri della giuria, ha guidato i lavori. “Si è stabilito che solo otto progetti saranno presi in considerazione nella seconda fase, quando si stabilirà il progetto vincitore e l’inizio dei lavori”.
Don Angelo Milone, direttore dell’ufficio diocesano per i beni culturali e l’edilizia di culto, afferma: “è stato svolto un attento e oculato lavoro di preparazione, per consegnare ai progettisti che si sarebbero iscritti al bando le linee guida secondo le quali presentare la proposta di adeguamento. È importante agire con saggezza, avvalendosi delle competenze dei vari uffici coinvolti e di professionalità esperte nel settore, in quanto gli spazi sui quali si agirà hanno un alto valore storico, artistico e architettonico. Ogni scelta, quindi, andrà valutata sotto tutti i punti di vista. La nostra basilica cattedrale, nel corso dei secoli è stata oggetto di numerosi interventi, che hanno modificato i poli liturgici precedenti e il suo impianto architettonico e artistico”. Aggiunge: “Erano maturi i tempi per adeguare la cattedrale alle norme liturgiche del Concilio Vaticano II, in particolare l’altare, l’ambone e la cattedra. Gli otto progetti selezionati per la seconda fase, sono stati valutati come maggiormente rispondenti alle norme citate”.

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