Nicaragua: la Cidh chiede a Corte interamericana per i diritti umani di estendere misure per proteggere la vita del vescovo Álvarez

La Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) ha presentato alla relativa Corte la richiesta di estendere le misure provvisorie straordinarie per proteggere la vita del vescovo di Matagalpa, mons. Rolando José Álvarez, detenuto nel carcere di La Modelo, a Managua, dopo essere stato condannato a 26 anni di carcere dalla dittatura del presidente del Nicaragua, Daniel Ortega. La Cidh ha avvertito che il vescovo si trova “in una situazione di estrema gravità e urgenza”, dovendo affrontare “violazioni irreparabili dei suoi diritti”.
Già qualche mese fa la Cidh aveva emesso misure cautelari nei confronti del vescovo, dopo aver stabilito che erano soddisfatti i requisiti di gravità, urgenza e irreparabilità stabiliti dal suo regolamento interno. Nonostante i ripetuti tentativi della Commissione di ottenere informazioni dal regime di Ortega, non ha ricevuto alcuna risposta che indicasse l’adozione di misure per mitigare il rischio, né ha fornito una protezione adeguata ed efficace.
La Commissione sottolinea che la richiesta di estensione delle misure provvisorie riflette una situazione eccezionale, basata sul “rischio estremo”. Da qui l’appello alla Corte interamericana dei diritti umani. Da tre mesi non si hanno notizie e immagini sulle condizioni del vescovo. “Le misure provvisorie sono emesse dalla Corte interamericana in casi di estrema gravità e urgenza per evitare danni irreparabili alle persone. Sono vincolanti per gli Stati e le decisioni in esse contenute impongono agli Stati di adottare azioni specifiche per salvaguardare i diritti e/o proteggere la vita delle persone a rischio”, si legge nella dichiarazione della Cidh.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori