Diocesi: mons. Lagnese (Caserta), “ringrazio quanti si adoperano quotidianamente per alleviare le sofferenze dei rifugiati e garantire loro l’accesso ai servizi essenziali”

È stato “profondo” il “turbamento provato” dal vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese, “nell’apprendere la notizia della morte del nostro fratello Frederick Akwasi Adofo, ghanese, 43enne senza dimora, ucciso da due adolescenti dopo essere stato massacrato di botte nella notte tra domenica e lunedì scorsi nella vicina Pomigliano d’Arco. ‘Questo episodio – come hanno scritto il vescovo di Nola, Mons. Francesco Marino e i parroci del territorio – deve risvegliare le nostre coscienze e spingerci per un’appartenenza sempre più convinta al nostro essere comunità, per uscire dalle nostre indifferenze e prestare più attenzione agli invisibili della città’. Frederick era assistito, per le necessità primarie, dalla Caritas parrocchiale, anche se non si è mai riusciti a smuoverlo dalla decisione di vivere in strada”. Lo ha scritto mons. Lagnese in un messaggio ai partecipanti al presidio di solidarietà verso i migranti che si è tenuto a Caserta, in piazza della Prefettura, sabato 24 giugno.
“Desidero ringraziare la nostra Caritas, l’Ufficio Migrantes della diocesi e tutte le organizzazioni ecclesiali e laiche che, con grande generosità e profondo spirito umanitario, si adoperano quotidianamente per alleviare le sofferenze dei rifugiati e garantire loro l’accesso ai servizi essenziali”, ha aggiunto il presule, dichiarandosi “vicino nella preghiera” a tutti coloro che a Caserta sabato, in piazza della Prefettura, hanno testimoniato “la loro prossimità ai nostri fratelli migranti, chiedendo ai comuni del territorio di attivare presidi di solidarietà attraverso il sistema di accoglienza Sai, ex Sprar”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori