Papa Francesco: “non lasciamo soli gli anziani, come troppo spesso accade”

foto SIR/Marco Calvarese

“Lo Spirito Santo benedice e accompagna ogni fecondo incontro tra generazioni diverse, tra nonni e nipoti, tra giovani e anziani”. Lo scrive il Papa, nel Messaggio per la terza Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, in programma il 23 luglio sul tema “Di generazione in generazione la sua misericordia” (Lc 1,50). ”Il Signore desidera che non lasciamo soli gli anziani, che non li releghiamo ai margini della vita, come purtroppo oggi troppo spesso accade”, il monito di Francesco, secondo il quale “è bella, quest’anno, la vicinanza tra la celebrazione della Giornata mondiale dei nonni e degli anziani e quella della Gioventù; entrambe hanno come tema la ‘fretta’ di Maria nel visitare Elisabetta, e ci portano così a riflettere sul legame tra giovani e anziani. Il Signore spera che i giovani, incontrandoli, accolgano la chiamata a custodire la memoria e riconoscano, grazie a loro, il dono di appartenere a una storia più grande”. “L’amicizia di una persona anziana aiuta il giovane a non appiattire la vita sul presente e a ricordarsi che non tutto dipende dalle sue capacità”, la tesi del Papa: “Per i più anziani, invece, la presenza di un giovane apre alla speranza che quanto hanno vissuto non vada perduto e che i loro sogni si realizzino”. Per Francesco, la visita di Maria ad Elisabetta e la consapevolezza che la misericordia del Signore si trasmette da una generazione all’altra “rivelano che non possiamo andare avanti – e neppure salvarci – da soli e che l’intervento di Dio si manifesta sempre nell’insieme, nella storia di un popolo. È Maria stessa a dirlo nel Magnificat, esultando in Dio che ha operato meraviglie nuove e sorprendenti, fedele alla promessa fatta ad Abramo”.

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