Naufragio nell’Egeo: Migrantes e Caritas, “una tragedia tra le più dolorose e gravi degli ultimi dieci anni. Servono canali regolari d’ingresso in Europa”

foto: Unhcr

“Una tragedia tra le più dolorose e gravi degli ultimi dieci anni”. Così Fondazione Migrantes e Caritas italiana commentano la strage di migranti avvenuta nel Mar Egeo davanti alle coste greche. Nell’esprimere dolore per questo ennesimo tragico naufragio, Migrantes e Caritas sottolineano “la necessità di canali regolari d’ingresso in Europa che evitino la morte a uomini, donne e bambini costretti a fuggire per vivere una vita più dignitosa. Occorre una maggiore consapevolezza a livello europeo, affinché si superi presto il regolamento di Dublino e non si chiudano le frontiere”. “La terra è di tutti e ogni persona ha diritto di muoversi liberamente senza alcuna limitazione”, ricordano citando Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato che si celebrerà il prossimo settembre, sul tema “Liberi di scegliere se migrare o restare”. Due diritti fondamentali come “il diritto di vivere nella propria terra o migrare liberamente. Diritti oggi a rischio perché spesso non si conoscono – o non si vogliono conoscere – le reali motivazioni delle partenze specialmente da luoghi dove c’è guerra o si vivono situazioni di estrema povertà. Dovrebbe essere chiaro per tutti che per comprendere bisogna conoscere”.

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