Povertà educativa: Biella, inaugurata Cascina Oremo. Locatelli (min. Disabilità), “esempio positivo di cosa vuol dire fare rete per promuovere inclusione sociale”

“Cascina Oremo è un esempio positivo di cosa vuol dire fare rete tra associazioni, enti del Terzo settore, istituzioni e fondazioni, per promuovere inclusione sociale e accompagnare i ragazzi e le famiglie che si trovano a convivere con particolari situazioni di fragilità. Una collaborazione che, oggi più che mai, abbiamo il dovere di rafforzare e promuovere a tutti i livelli per sostenere lo sviluppo di attività sempre più inclusive, che sappiano valorizzare i talenti e le competenze di ciascuno”, dichiara, in occasione dell’inaugurazione, il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha avuto modo nelle settimane scorse di visitare la struttura.
Cascina Oremo è articolata in quattro sezioni principali, gestite da partner specializzati: un’area dedicata all’apprendimento con la cooperativa sociale Tantintenti con spazi per favorire percorsi di crescita per minori tra zero e 17 anni, aperti anche al mondo della scuola e alle famiglie. Uno spazio è destinato, insieme al Consorzio sociale “Il Filo da tessere”, all’orientamento per bambini e ragazzi con l’obiettivo di favorire la conoscenza di sé, la scoperta dei propri talenti, l’esplorazione del mondo del lavoro e l’accompagnamento alle scelte. In collaborazione con la cooperativa sociale “Sportivamente” sono fruibili i poli creativo ed educativo per persone con disabilità e non per praticare sport, spazio che offre anche servizi per il benessere psico-fisico e il potenziamento delle abilità relazionali e di autonomia. Una quarta sezione, con la collaborazione di Domus Laetitiae, è infine destinata a servizi individuali o di gruppo per persone con disabilità per la valutazione, l’apprendimento e le stimolazioni sensoriali con percorsi di psicoterapia, consulenza scolastica e per l’utilizzo di ausili tecnologici. La Cascina rappresenta un punto di riferimento per le giovani generazioni del territorio e punta a coinvolgere direttamente e indirettamente anche la comunità educante, la cittadinanza e diversi interlocutori territoriali pubblici, privati. Si prevede che una volta a regime la Cascina potrà offrire ogni anno i propri servizi a circa 1.000 minori.
Federica Collinetti, presidente del Consorzio sociale “Il Filo da tessere”, afferma: “Siamo molto felici che il Consorzio e le cooperative associate abbiano un ruolo di rilievo in questo progetto lungimirante che mira a trasformare sin da oggi il mondo di domani. Il settore not-for-profit ha contribuito in maniera significativa ponendo al centro del progetto Cascina Oremo il benessere collettivo e lo sviluppo integrale delle nuove generazioni, collaborando al consolidamento di una rete di soggetti, coinvolgendo attivamente ragazzi e ragazze sin dalle fasi di co-progettazione in una logica di reciprocità e immaginando soluzioni e politiche innovative. Questo è l’inizio di un percorso in divenire, volto ad aiutare i più giovani nel coltivare le loro vite, risvegliare il senso di appartenenza al Biellese e vedersi parte di una comunità”.

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