Diocesi: Cefalù, due seminaristi verranno ammessi tra i candidati a diaconato e presbiterato. Il vescovo Marciante, “in ogni parrocchia si preghi per le vocazioni”

(Foto: diocesi di Cefalù)

In occasione della Giornata del Seminario, domani, domenica 16 aprile, i seminaristi Wilfried Michel Ebode Atangana e Gabriel Ewodo Evina Messomo saranno ammessi tra i candidati al diaconato e al presbiterato nel corso della celebrazione eucaristica che il vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, presiederà alle 18 in cattedrale.
Wilfried e Gabriel, viene ricordato in una nota della diocesi sono stati accolti nel 2019 nel Seminario vescovile cefaludense dalla diocesi di Obala (Camerun). Il loro arrivo è il frutto del rapporto di fraternità e collaborazione tra la diocesi siciliana e quella camerunense portato avanti per volontà dei rispettivi pastori, mons. Marciante e mons. Sosthène Léopold Bayemi Matjei.
Il vescovo di Cefalù nel messaggio diffuso per la Giornata del Seminario ha invitato i fedeli ad accompagnare i due seminaristi “con la nostra preghiera e il nostro affetto fraterno”. “Invochiamo lo Spirito Santo, datore di ogni buon dono, perché altri giovani della nostra diocesi, accompagnati nel discernimento vocazionale dai parroci, si abituino a vederci in profondità con gli occhi del cuore, rispondendo con prontezza alla chiamata del Signore”, ha proseguito mons. Marciante, chiedendo anche di “essere generosi nei confronti del nostro Seminario, sensibilizzando tutti a sostenere con un’offerta i nostri seminaristi”. “È necessario che settimanalmente in parrocchia si promuova la preghiera per le vocazioni”, l’esortazione del vescovo, secondo cui “sarebbe auspicabile che in ogni parrocchia si individuasse un animatore vocazionale, ossia un innamorato di Cristo e della Chiesa, capace di contagiare altri giovani nella testimonianza appassionata del Vangelo. Potrebbe coordinare, in accordo con il Servizio Pastorale giovanile, le attività vocazionali, promuovendo momenti di preghiera, esperienze di servizio agli ultimi e ai piccoli del nostro tempo, spazi di deserto per la preghiera e la riflessione personale”. “Costruiamo insieme una Chiesa giovane capace di aprire le porte, non solo delle chiese, ma soprattutto del cuore dell’uomo, perché tutti entrino nel cuore di Dio”, l’invito finale di mons. Marciante.

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