Santa Sede: stabilite relazioni diplomatiche con il Sultanato dell’Oman

La Santa Sede ha stabilito relazioni diplomatiche con il Sultanato dell’Oman. E’ quanto si legge in un comunicato congiunto diffuso oggi, tramite la Sala Stampa vaticana. Il Sultanato dell’Oman è situato nella parte sud-orientale della penisola arabica, confina con gli Emirati Arabi Uniti a nord-ovest, con l’Arabia Saudita a ovest e con lo Yemen a sud-ovest, ed è bagnato dal golfo di Oman e dal mare Arabico. A livello amministrativo l’Oman è diviso in 11 governatorati (Muḥāfaẓa), a loro volta suddivisi in 61 province (Wilaya). La capitale è Mascate. Su una superficie di 309.980 km² vive una popolazione di circa 4 milioni e mezzo di abitanti, composta in larga prevalenza da arabi, ma con una significativa percentuale di lavoratori stranieri, provenienti da altri Paesi del Medio Oriente, dalle Filippine, dall’India e dal Pakistan. Protettorato britannico dal 1891, retto dal sec. XVIII dalla dinastia Āl-Bū-Saʿīd, è indipendente dal 1971. A livello istituzionale, l’Oman si presenta come una monarchia, con un sistema sultanale, a capo del quale – dall’11 gennaio 2020 – c’è il Sultano Haitham bin Ṭāriq bin Taimūr Āl Saʿīd. Vige un sistema bicamerale che prevede una camera eletta dal popolo, un Consiglio Consultivo Majlis Al-Shura, composto da rappresentanti eletti con mandato di 4 anni, ed un Consiglio di Stato, Majlis Al-Dawla, formato da membri di nomina reale. Come quasi tutti i Paesi dell’area del Golfo Persico, anche l’Oman ha un’economia prevalentemente incentrata sul settore degli idrocarburi, in particolare quella del gas naturale. La Legge Fondamentale dell’Oman dichiara l’Islam religione di Stato e la sharia principale fonte della legislazione nazionale; tuttavia al suo interno è anche affermata la libertà di religione, unitamente al divieto di discriminazioni su base confessionale. Circa la Chiesa Locale, il territorio dell’Oman fa parte del Vicariato Apostolico dell’Arabia del Sud, con sede ad Abu Dhabi, affidato alle cure pastorali di mons. Paolo Martinelli. Sono 4 le parrocchie nel Paese, in cui svolgono il loro ministero 12 sacerdoti. “Si auspica che con l’allacciamento delle piene relazioni diplomatiche con la Santa Sede, la Chiesa Cattolica in Oman, attraverso sacerdoti e religiose, possa continuare a contribuire al benessere sociale del Sultanato”, si legge nel comunicato.

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