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Paradisi fiscali: Ecofin, la Russia entra nella black list

Il Consiglio dei ministri Ue dell’Economia (Ecofin) ha inserito la Russia nell’elenco dei paradisi fiscali. Lo comunica in una nota il Consiglio. I ministri hanno aggiunto la Russia, le Isole Vergini Britanniche, la Costa Rica e le Isole Marshall all’elenco Ue delle giurisdizioni “non cooperative a fini fiscali”. La lista contiene 16 giurisdizioni tra cui le Samoa americane, Anguilla, Bahamas, Figi, Guam, Palau, Panama, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Turks e Caicos, Isole Vergini americane e Vanuatu. Il gruppo del Codice di condotta ha inserito la Russia nell’elenco dopo aver esaminato la nuova legislazione russa adottata nel 2022 rispetto ai criteri di buona governance fiscale e aver riscontrato che “la Russia non ha rispettato l’impegno di affrontare gli aspetti dannosi di un regime speciale per le holding internazionali”. Il dialogo con la Russia su questioni fiscali si è interrotto a seguito dell’aggressione russa contro l’Ucraina. “Chiediamo a tutti i Paesi inclusi nell’elenco di migliorare il proprio quadro giuridico e di adoperarsi per conformarsi agli standard internazionali sulla tassazione. Mi congratulo con la Macedonia del Nord, le Barbados, la Giamaica e l’Uruguay, che hanno rispettato con successo i loro impegni e potrebbero essere rimossi dal documento sullo stato di avanzamento dei lavori”, ha dichiarato la ministra delle Finanze svedese della presidenza di turno Ue, Elisabeth Svantesson. L’elenco Ue comprende “i Paesi che non hanno avviato un dialogo costruttivo con l’Ue sulla governance fiscale o che non hanno mantenuto gli impegni assunti per attuare le riforme necessarie” per rispettare “una serie di criteri oggettivi di buona governance fiscale, tra cui la trasparenza fiscale, l’equa tassazione e l’attuazione di standard internazionali per prevenire l’erosione della base imponibile e il trasferimento dei profitti”.

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