Ucraina: Com. Sant’Egidio, un milione di euro dalla Fondazione Roma per sostenere la popolazione colpita dalla guerra

Il consiglio di amministrazione della Fondazione Roma ha stanziato 1 milione di euro per sostenere le attività della Comunità di Sant’Egidio a favore della popolazione ucraina duramente colpita dalla guerra. Il progetto della Fondazione Roma – viene spiegato in una nota congiunta – prevede, a partire da gennaio 2024, distribuzioni di generi di prima necessità (alimentari, vestiario, prodotti per l’igiene personale) in tre centri della Comunità, già operativi a Kiev, Leopoli e Ivano-Frankivsk – città che accolgono il maggior numero di sfollati interni – ma anche l’invio di kit di prima assistenza nelle zone orientali e meridionali, maggiormente colpite dalle operazioni belliche.
La Comunità di Sant’Egidio è presente in Ucraina da oltre 30 anni, nelle città di Kiev, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Kharkiv, con oltre 1.200 membri e numerosi volontari. L’impegno umanitario di Sant’Egidio, caratterizzato da una prioritaria attenzione alle relazioni umane e da una preoccupazione per le componenti più fragili e bisognose della popolazione, non ha subito flessioni con il proseguimento della guerra, anzi è cresciuto nella quantità di aiuti inviati e ha allargato il suo raggio di azione, raggiungendo le regioni più remote del Paese.
“La Comunità di Sant’Egidio – afferma il presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi – è senz’altro il partner ideale, sia per la sua reputazione internazionale, sia per la proficua e positiva collaborazione già sperimentata con la Fondazione Roma negli anni scorsi, per un’iniziativa di questo genere da realizzare in uno scenario così complesso e drammatico”. “In un momento in cui la grave crisi in Medio Oriente rischia di oscurare le tremende conseguenze prodotte dal durissimo conflitto in Europa – aggiunge –, con questo intervento vorremmo anche contribuire a riportare l’attenzione generale verso quanto sta accadendo in Ucraina, dove, al pari dello scacchiere mediorientale, si gioca la sopravvivenza dei valori di libertà, giustizia e solidarietà che costituiscono il dna dell’Occidente”.

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