Papa Francesco: a Fond. Religioni e Società, “un’educazione di qualità è un segno di speranza e una solida base per la convivenza pacifica di cui l’Africa ha bisogno oggi”

“Papa Francesco si unisce a voi con il cuore e con il pensiero mentre vi riunite per il primo Congresso africano di educazione cattolica sulla recezione del Patto educativo africano. Il Papa è felice di sapere che questo Patto educativo, che gli avete presentato il 1° giugno in Vaticano, non ha rappresentato la conclusione del lavoro intrapreso per molti anni dalla Fondazione internazionale Religioni e Società , ma ha segnato una nuova tappa nel vostro impegno a favore promuovere l’istruzione in Africa”. Lo si legge nel messaggio – a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin – che il Santo Padre ha inviato a mons. Philippe Rukamba e a don Bernard Lorent, co-presidenti della Fondazione internazionale Religioni e Società, in occasione del primo Congresso africano dell’educazione cattolica (Abidjan, 7-10 dicembre).
“L’Africa non è immune dalla crisi che attraversa oggi il sistema educativo, divenuto, come in molti luoghi, troppo selettivo ed elitario, volto a formare l’intelligenza solo e non la persona nel suo insieme. Di fronte a questa situazione, l’educazione cattolica, arricchendosi del Patto educativo africano, potrà offrire una formazione rinnovata, più aperta e più inclusiva, creando tra i giovani una bella armonia tra pensiero e azione. Può aiutare anche a formare una generazione che attinga ai valori socio-culturali del continente africano, senza però cedere alla tentazione di chiudersi in se stessa, ma capace anche di dialogare con le altre culture e religioni”, prosegue il messaggio.
Questo obiettivo “può essere raggiunto solo nella misura in cui l’educazione cattolica, pur permeando i giovani con la loro identità africana, non perda di vista il suo scopo primordiale che è quello di offrire a tutti ‘la proposta cristiana, cioè Gesù Cristo, che dà senso alla vita, all’universo e alla storia’. È importante, pertanto, che tutte le persone impegnate nell’educazione cattolica possano essere animate dal desiderio di comunicare il Vangelo attraverso la propria vita, dimostrando coerenza e adottando uno stile didattico che favorisca la crescita umana e spirituale degli alunni”.
Il Santo Padre invita “ciascuno degli attori a lavorare affinché l’educazione cattolica possa preparare i giovani non allo spirito di competizione, che porta all’egoismo, ma allo spirito di comunità e di solidarietà. Che possano essere capaci di fare scelte positive e costruttive, di essere decisori del domani, impegnati a costruire una società sempre più fraterna e al servizio di tutti, nel rispetto del bene comune. Infatti, un’educazione di qualità è un segno di speranza e una solida base per la convivenza pacifica di cui l’Africa ha bisogno oggi”.

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