Giornata diritti umani: Giustizia e Pace Europa, “preoccupante” la mancanza di rispetto in tutto il mondo per i principi della Dichiarazione Universale e della Pacem in Terris

La mancanza di rispetto in tutto il mondo dei valori e dei principi contenuti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nella lettera enciclica Pacem in Terris, pubblicata 60 anni fa, “è profondamente preoccupante”. Per questo Giustizia e Pace Europa desidera sottolineare “l’importanza duratura” dei due testi pubblicando oggi in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani che si celebra il 10 dicembre, una Dichiarazione dedicata al 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e al 60° anniversario della Pacem in terris. Presieduta da Maria Hammershoy e dal’arcivescovo Antoine Hérouard, la Conferenza “Giustizia e Pace Europa” è una rete di trenta Commissioni Europee Giustizia e Pace istituite dalle Conferenze Episcopali Cattoliche per “promuovere la Dottrina Sociale Cattolica nella società civile e nella vita pubblica”. “Consideriamo la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – si legge nella dichiarazione di oggi – come il miglior consenso a cui è giunta l’umanità nei tempi moderni. Tuttavia, in un mondo segnato da guerre crudeli e carestie mortali, e dilaniato da tanta censura e intolleranza, potrebbe diventare anche il più fragile”. Giustizia e Pace ricorda “una seconda, altrettanto importante fonte di ispirazione”:  è la lettera enciclica Pacem in Terris che Papa san Giovanni XXIII pubblicò sessant’anni fa, l’11 aprile 1963, all’attenzione “di tutti gli uomini di buona volontà”. “Era la prima volta che una lettera enciclica faceva riferimento alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948 ed è quindi opportuno ricordare insieme entrambi i documenti, richiamandone le disposizioni fondamentali”. “I diritti umani sono universali e inalienabili”; ”il diritto alla vita e alla libertà”; la “Migrazione e il diritto di chiedere asilo”; la “Famiglia” e la “Libertà di religione o di credo”, i “Diritti culturali, economici e sociali”. “Entrambi i documenti continueranno a orientare il nostro lavoro come Europa di Giustizia e Pace, mentre permane un’enorme mancanza di rispetto per i diritti umani in molte parti del nostro pianeta”, conclude Giustizia e Pace. Per preservarli, “sarà sicuramente necessario l’impegno di tutte le persone di buona volontà”.

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