Vajont: Mattarella, “occuparsi dell’ambiente, rispettarlo, è garanzia di vita”

(Foto: Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Occuparsi dell’ambiente, rispettarlo, è garanzia di vita”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Longarone nel corso della cerimonia commemorativa del 60° anniversario del disastro del Vajont.
“A un intervento dell’uomo che si traduce in prevaricazione, corrisponde la violenza della natura”, ha proseguito il Capo dello Stato: “Quella violenza che la sapienza delle popolazioni locali, in antica intimità con l’ambiente, sa temere e da cui cerca riparo, sapendo come va rispettata la natura”.
“Assicurare una cornice di sicurezza alla nostra comunità significa saper apprendere la lezione dei fatti e saper fare passi avanti. L’interazione dell’uomo con la natura è parte dell’evoluzione della natura stessa”, ha rilevato il presidente, ammonendo: “Perché l’uomo fa parte della natura, ma non deve diventarne nemico”. “Non si tratta di un tema di esclusivo carattere ecologico”, ha continuato: “Ce lo ha ricordato, pochi giorni addietro, anche Papa Francesco nella sua recentissima esortazione. Si tratta di saper porre attenzione e saper governare, con lungimiranza, gli squilibri che interpellano, mettendo in discussione, l’umanità e i suoi destini”. “Sui luoghi della tragedia, il giorno dopo svettava, solitario, a Pirago, il campanile della chiesa di San Tomaso apostolo”, ha aggiunto Mattarella, convinto che “il tempo non diluisce il dolore, ma quel campanile, oggi restaurato, appare, nella sua solitudine, quasi simbolo della resilienza di questo territorio e della sua gente”.

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