Persone con disabilità: Uildm, da oggi al 15 ottobre torna la Giornata nazionale

(Foto: Uildm)

L’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, dal 9 al 15 ottobre, torna a rivolgere il suo appello “Sostienici, basta il tempo di un battito d’ali” per aiutare le attività dei volontari delle 66 Sezioni locali presenti in tutta Italia.
I 10.000 volontari Uildm saranno presenti in tante piazze per raccontare le attività che li vedono impegnati nel dare alle persone con distrofia e alle loro famiglie le stesse possibilità di tutti: assicurare 1.100.000 km di trasporto annuale con mezzi attrezzati; offrire a 20.000 persone una formazione specifica nell’ambito delle malattie neuromuscolari; garantire circa 1.000 ore di consulenza sociale e/o medica a chi si rivolge a Uildm. Sono questi i servizi che il progetto “E.Re. – Esistenze Resilienti” vuole garantire per un anno e per i quali verrà distribuito il “Caffè di Uildm – Diritti di tutti”.
“Invito a vivere questi sette giorni al nostro fianco, per capire a fondo il valore di una associazione sul territorio, – spiega il presidente nazionale, Marco Rasconi – la sfida da parte di Uildm è e sarà tessere relazioni e alleanze che funzionino come calamite, in grado di avvicinare in modo semplice i cittadini, i più giovani in particolare. Le nostre battaglie appartengono a tutti ed è per questo che mettersi in gioco senza etichette sarà sempre più importante. Insieme siamo molto più forti della somma delle singole parti”.
La Giornata nazionale Uildm è aperta con la firma del protocollo d’intesa tra Uildm e Unpli – Unione nazionale Pro Loco d’Italia. A siglarlo oggi, nella sede nazionale Uildm di Padova, il presidente Marco Rasconi e il presidente nazionale Unpli, Antonino La Spina, impegnandosi al sostegno reciproco nel promuovere i valori dell’inclusione sociale di tutte le persone, la solidarietà e la gratuità, ideali che le due realtà condividono.
Le distrofie e le altre malattie neuromuscolari sono circa 200 patologie ereditarie di origine genetica che colpiscono circa 40.000 persone in Italia. Si tratta di malattie degenerative che hanno un impatto notevole sulla vita delle famiglie, dal punto di vista sanitario, sociale ed economico. A questo intende rispondere Uildm attraverso l’attività delle sue 66 Sezioni locali ed “E.Re. – Esistenze resilienti”, progetto sostenuto anche dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

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