Pena di morte: Giornata europea e mondiale contro il patibolo. Ue e Consiglio d’Europa: fermare il boia

In occasione della Giornata europea e mondiale contro la pena di morte, che si celebra il 10 ottobre, l’Unione europea e il Consiglio d’Europa “riaffermano con forza la loro inequivocabile opposizione alla pena di morte, compresa ogni sua reintroduzione, in tutti i casi e in tutte le circostanze”. Lo afferma una dichiarazione congiunta del segretario generale del Consiglio d’Europa e dell’Alto rappresentante Ue. “La pena di morte è una punizione inumana e degradante, che rappresenta la negazione definitiva della dignità umana. Non riesce a fungere da deterrente contro il crimine e la pena capitale rende irreversibili gli errori giudiziari”. Il mondo continua ad allontanarsi dalla pena di morte, con oltre due terzi dei Paesi del mondo che l’hanno abolita nella legge o nella pratica. La Bielorussia è l’unico Paese che applica ancora la pena di morte in Europa. L’Ue e il Consiglio d’Europa “deplorano la seconda estensione della pena capitale in Bielorussia in meno di un anno, questa volta ai funzionari pubblici e al personale militare per il reato di alto tradimento”. In Cina, invece, “si stima che lo scorso anno il numero delle condanne a morte comminate e delle esecuzioni eseguite sia rimasto a migliaia, sebbene le cifre rimangano un segreto di Stato”. Nel resto del mondo, Paesi come l’Iran e l’Arabia Saudita “hanno aumentato il numero delle esecuzioni. Questi Paesi, così come fra cui Singapore, continuano a ignorare il diritto internazionale sui diritti umani applicando la pena di morte in casi legati alla droga, o anche nei casi in cui i cittadini esprimono le loro opinioni sui social media o per strada. L’uso di questa punizione disumana dovrebbe essere abbandonato”. “Ci rammarichiamo inoltre che negli Stati Uniti siano continuate le esecuzioni nel 2022 e nel 2023”.
L’Ue e il Consiglio d’Europa continueranno a contrastare la pena di morte, “anche come pena per blasfemia, apostasia o relazioni consensuali tra persone dello stesso sesso”. “La società civile rimane in prima linea nella lotta globale contro la pena di morte”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori