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Eurobarometro: salute mentale, problemi emotivi o psicosociali per metà degli europei. Tra le ragioni Covid, guerra e clima

Alla vigilia della Giornata mondiale della salute mentale, una nuova indagine Eurobarometro rivela che, per nove intervistati su dieci (89%), promuovere la salute mentale è importante quanto promuovere la salute fisica. Allo stesso tempo, meno della metà degli intervistati concorda sul fatto che le persone con problemi di salute mentale ricevano lo stesso livello di assistenza di quelle che soffrono di una patologia fisica. Inoltre – sempre restando all’indagine di Eurobarometro – circa la metà degli intervistati (46%) ha sofferto di problemi emotivi o psicosociali, come la depressione o l’ansia, negli ultimi dodici mesi e, secondo l’indagine, oltre la metà di queste persone (54%) non ha ricevuto l’aiuto di un professionista. Stella Kyriakides, commissaria Ue per la salute, ospiterà domani una conferenza ad alto livello sulla salute mentale, che fa seguito all'”approccio globale alla salute mentale” presentato dalla Commissione nel giugno 2023. All’evento parteciperanno la Regina del Belgio, nonché centinaia di rappresentanti delle istituzioni dell’Ue, dei governi nazionali, delle organizzazioni europee e di altri partner interessati.
L’Eurobarometro pubblicato oggi conferma che eventi recenti quali la pandemia di Covid-19, l’aggressione della Russia in Ucraina, la crisi climatica e altre pressioni sociali ed economiche “hanno aggravato la già precaria situazione relativa alla salute mentale in Europa”. Prima della pandemia, “nell’Ue una persona su sei soffriva di problemi di salute mentale e ora la situazione è peggiorata. La maggior parte degli intervistati (26.501 persone di età pari o superiore a 15 anni, sentiti nel giugno scorso) ha risposto che i recenti eventi mondiali hanno inciso sulla loro salute mentale “in qualche misura” (44%) o “in larga misura” (18%).

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