Parlamento europeo: finanziamenti per la ricostruzione dell’Ucraina con beni della Russia

foto SIR/Marco Calvarese

(Strasburgo) Le commissioni bilancio e affari esteri riunitesi questa mattina nel Parlamento europeo a Strasburgo, hanno migliorato e approvato con 86 voti favorevoli, 6 contrari e 2 astensioni, una proposta per uno strumento da 50 miliardi di euro per sostenere la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell’Ucraina, per il periodo 2024-2027. Si tratta di un sostanziale pacchetto di assistenza che “rafforza la responsabilità democratica, incoraggia la democrazia multipartitica e allinea l’Ucraina ai requisiti per l’adesione all’Ue”. Lo strumento proposto fa parte della revisione in corso del bilancio a lungo termine dell’Ue, per il quale sono necessari aggiustamenti in seguito all’esaurimento per le molteplici crisi verificatesi dal 2021, e dovrebbe essere concordato il prima possibile, poiché non saranno previste disposizioni per l’assistenza all’Ucraina a partire dal 2024. Una delle richieste principali è che i beni della Federazione Russa o di altre entità o individui direttamente collegati alla guerra di aggressione della Russia, vengano utilizzati per ricostruire l’Ucraina. Per rendere lo strumento più trasparente ed evitare irregolarità, “dovrebbe essere creato un portale web sulle operazioni finanziarie concesse all’Ucraina e sui suoi obiettivi, oltre che sui contributi ricevuti da Paesi terzi e organizzazioni internazionali”. Il piano delle riforme e degli investimenti dell’Ucraina sostenuti dall’Ue, dovrà essere stabilito con il coinvolgimento del Parlamento europeo e la consultazione della Verkhovna Rada. Il voto è previsto nella plenaria del 16-19 ottobre e i negoziati con gli Stati membri potranno iniziare non appena il Consiglio concorderà una posizione comune.

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