Adolescente picchiato a Pavia: mons. Sanguineti (vescovo), “vicinanza al ragazzo e alla famiglia, dare una risposta educativa”

“Esprimo come vescovo una particolare vicinanza al ragazzo e alla sua famiglia, in particolare al papà che proprio nei giorni scorsi aveva richiamato l’attenzione su come suo figlio fosse stato chiuso in casa per settimane nei mesi estivi perché profondamente segnato dagli episodi di bullismo che stava subendo”. Così il vescovo di Pavia, mons. Corrado Sanguineti, è intervenuto sul fatto di cronaca recente avvenuto in pieno centro a Pavia relativo al pestaggio, da parte di una baby gang, ai danni di un giovane di origini egiziane, al momento ricoverato all’ospedale San Matteo.
“Penso che sia necessario dare una risposta completa a ciò che è accaduto”, ha precisato il presule, secondo cui “certo, è fondamentale che le indagini ricostruiscano i fatti e che si parli anche di sicurezza in città, ma credo ci voglia anche una risposta dal punto di vista educativo”. “Il fatto – spiega – ci racconta di un disagio esteso e di un grande vuoto educativo. È ora più che mai necessario che noi adulti ci poniamo alcune domande: che cosa trasmettiamo e cosa comunichiamo ai nostri figli?”. “Credo sia importante lasciarci inquietare da questi fatti e cercare di promuovere una vera alleanza educativa tra famiglie, scuole, oratori e comunità cristiane, tra coloro che accompagnano i ragazzi nella crescita e che promuovono una umanità che costruisca e non distrugga. Da parte mia – conclude il vescovo –, della comunità che rappresento, è un invito a riflettere e una espressione di vicinanza”.

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