Sinodo: suor Gómez, “essere la prima donna a presiedere un’assemblea dei vescovi è una responsabilità”

“Tutta la mia l’ho passata con i poveri, i contadini, le comunità di base e oggi con i migranti in transito che vengono dal Sud America, dal Centro America, dall’Africa, dall’Asia e da tutte le parti del mondo”. Così suor Maria De Los Dolores Palencia Gómez, messicana, presidente delegato, ha riassunto i suoi oltre 50 anni a servizio della Chiesa, che l’hanno portata ad essere – ieri pomeriggio – la prima donna a presiedere un’assemblea di vescovi. “E’ un modo di vivere la corresponsabilità, un invito a camminare insieme in dialogo permanente, tenendo il passo degli altri”, ha proseguito la religiosa durante il briefing odierno in sala stampa vaticana. “La Chiesa è dialogo”, ha detto citando l’Ecclesiam suam di Paolo VI: “ed è ciò che stiamo vivendo quotidianamente nel Sinodo. Essere la prima donna in oltre venti secoli che presiede un’assemblea dei vescovi è un regalo e una grazia, simbolo di questa apertura e del desiderio di camminare insieme. Per me è un dono e insieme una responsabilità, un invito a mostrare quello che come donne possiamo mettere al servizio del Vangelo e della speranza. È una responsabilità nei confronti delle periferie”. In merito alla questione, dibattuta al Sinodo, del maggior riconoscimento del ruolo delle donne nella Chiesa, suor Gómez ha risposto: “Sento che stiamo facendo un cammino all’insegna dell’inclusione. E’ un processo che ha bisogno dei suoi tempi, e che forse non porterà ad un cambiamento immediato, ma si sta preparando un cammino: l’assemblea sinodale dell’anno prossimo sarà più decisiva, ma l’inclusione è ciò che chiede la nostra assemblea, per un arricchimento reciproco”.

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