Conflitti nel mondo: Carrozza (Cnr), “auspico prevalga la volontà di trovare un punto d’incontro”

“Nella scienza, è l’equilibrio fra punti di vista diversi che spesso produce il più grande progresso. E questo avviene attraverso l’ascolto reciproco, all’incontro che porta al confronto e alla conciliazione”. Lo ha detto oggi la presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, Maria Chiara Carrozza, a margine dell’evento “Il patrimonio culturale e la transizione verde e digitale” organizzato a Firenze nell’ambito delle celebrazioni per i cento anni del Cnr.
“Le enormi tragedie che scorrono davanti ai nostri oggi, con conflitti che incendiano territori a noi vicini, causano vittime innocenti che non hanno né colore né appartenenza politica – ha proseguito -. Sono figli, nonni, nipoti, famiglie e persone israeliane o russe o palestinesi o ucraine o iraniane o di qualunque altra nazionalità che oggi pagano con la vita e con la libertà scelte di altri, scelte su cui non hanno il controllo e per le quali vorrebbero che si trovasse una soluzione, o una risoluzione”. “Come scienziata, come cittadina – l’appello della presidente Cnr – auspico che la volontà di trovare un punto di incontro, nella scienza come nella vita, possa prevalere. Non voglio assuefarmi alla tristezza, all’ineluttabilità della guerra e del male in senso assoluto. Vorrei invece che la ricerca e la cultura potessero portare un messaggio diverso, vorrei che la comunità scientifica internazionale non cedesse mai il passo all’indifferenza e all’impotenza, e che gli sforzi compiuti negli studi in ogni ambito e nella tutela del patrimonio culturale trovassero un grande senso nella diplomazia scientifica, per far vincere, sopra ad ogni cosa, la forza delle idee”. “Lo dobbiamo – ha concluso Carrozza – ai nostri figli, ai nostri nipoti e a chi ci ha preceduti e che ha difeso la libertà anche per ciascuno di noi”.

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