Eurostat: nel secondo trimestre 2022 Pil +0,7% in area euro. Secondo le stime a luglio inflazione da record

Nel secondo trimestre 2022 il Pil è cresciuto dello 0,7% nell’area dell’euro e dello 0,6% nell’Ue, rispetto al trimestre precedente: sono i primi dati, ancora provvisori, di fine trimestre pubblicato oggi da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea. Nel primo trimestre del 2022 il Pil era cresciuto dello 0,5% nell’area dell’euro e dello 0,6% nell’Ue. I dati scorporati per Paesi mostrano che la Svezia ha avuto la crescita maggiore (1,4%) seguita dalla Spagna, (1.1%) e quindi l’Italia (1%). Il segno meno è davanti alle percentuali del Pil lettone (-1,4%), lituano (-0,4%) e portoghese (-0,2%). “Meglio del previsto”, ha commentato in un tweet il commissario all’Economia, Paolo Gentiloni. “Non siamo in recessione, ma resta l’incertezza per i prossimi mesi e l’inflazione si mantiene a livelli record”. Infatti, secondo le stime provvisorie pubblicate anche oggi da Eurostat l’inflazione annua nei Paesi euro a luglio dovrebbe essere dell’8,9%, in aumento rispetto all’8,6% di giugno. L’energia la voce più pesante (39,7%, rispetto al 42% di giugno), seguita da cibo, alcol e tabacco (9,8%, rispetto all’8,9% di giugno), beni industriali non energetici (4,5%, rispetto al 4,3% di giugno) e servizi (3,7%, rispetto al 3,4% di giugno). Le stime per Paese dicono che in Italia l’inflazione è stata dell’8,4%. Le tre Repubbliche baltiche hanno registrato percentuali abnormi: Estonia 22,7%, Lettonia 21%, Lituania 20,8%. Malta ha avuto l’incremento più contenuto (6,5%) insieme alla Francia (6,8%) e quindi l’Italia.

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