Diocesi: Viterbo, stasera si apre la causa di beatificazione di Luigi Brutti

È in programma per la serata di oggi, venerdì 29 luglio, presso il Palazzo dei Papi di Viterbo, l’apertura della sessione della fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di Luigi Brutti, morto a Viterbo il 19 agosto 2011. A presiederla, con inizio alle 18.30 e in diretta streaming, sarà il vescovo Lino Fumagalli. Brutti è stato “un giovane di Viterbo vissuto tra le parrocchie del Murialdo e della Sacra Famiglia” che ha dedicato – spiega in una nota don Emanuele Germani, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali e Ufficio stampa della diocesi – “la sua breve e giovane vita al prossimo, ai poveri e Gesù Cristo. Oltre 18 diari ritrovati che sono l’eredità più preziosa, saranno poi pubblicati e che sono una enorme risorsa umana e spiritualità per tutti”.
Per Luigi Brutti, la Santa Sede, attraverso il Dicastero delle Cause dei santi, ha dato parere favorevole all’apertura della fase diocesana che vedrà la costituzione di un tribunale diocesano apposito da parte del vescovo. Come postulatore della causa è stato scelto Nicola Gori, lo stesso del beato Carlo Acutis.
“Da oltre 1 anno – sottolinea don Germani – si è formato un gruppo di preghiera per mantenere viva la memoria di Luigi, per diffondere la sua conoscenza e non disperdere la sua eredità umana e spirituale; in questi anni è stato redatto un libro, presentato un cortometraggio sulla vita e sono in corso incontri di preghiera periodici con una massiccia presenza di fedeli e amici di Luigi. È stato aperto un sito internet e una pagina Facebook e Instagram a lui dedicati”. Da oggi, in occasione dell’apertura della fase diocesana, verrà diffuso anche un dépliant con la preghiera composta dal vescovo Fumagalli per la beatificazione di Luigi.
Quello di stasera, conclude don Germani, “sarà un momento importante per la diocesi e la città di Viterbo che è conosciuta come la Città di Santa Rosa; ora dopo tanti secoli inizia la fase di un altro giovane viterbese che ci auguriamo presto di onorarlo agli altari come santo”.

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