Diocesi: mons. Giurdanella (vescovo eletto di Mazara del Vallo), “a ritmare il percorso che ci attende sarà il passo degli ultimi, degli ‘scarti’ della nostra società”

“Non posso nascondere il sussulto del cuore e lo stupore per il ministero che oggi mi viene affidato, per me impensabile e mai desiderato e cercato. Anzi, debbo confidarvi l’agitarsi in me di sentimenti tumultuosi e contrastanti come il senso di paura, di fragilità, inadeguatezza”. Sono queste le prime parole che mons. Angelo Giurdanella, vescovo eletto di Mazara del Vallo, ha rivolto alla Chiesa che è stato chiamato a guidare. “Emozioni forti”, ma dominate dalla “consapevolezza che la nostra vita è totalmente nelle mani di Dio ed è dono per altri”: “Mi ritrovo adesso con una profonda e intensa gratitudine, anzitutto al Signore, datore di tutti i doni (cfr. Gc 1,17). Egli mi chiede di seguirlo anche ora – ha detto il vescovo eletto – e, in una forma sempre più radicale, a mettere la mia vita al servizio del suo Vangelo e di quanti mi siete stati affidati attraverso il mandato di Papa Francesco che ha benevolmente riposto in me la sua fiducia. Anche a lui va la mia gratitudine, mentre gli rinnovo la mia fedeltà e obbedienza”.
Forte dell’esperienza vissuta, oltre che come vicario generale, come direttore della Caritas della diocesi di Noto, mons. Giurdanella ha detto: “Se un passo deve ritmare il percorso che ci attende sarà il passo degli ultimi, degli ‘scarti’ della nostra società, di chi stenta perché piccolo e fragile”. E ancora: “Come Chiesa che si affaccia sul Mediterraneo vogliamo promuovere un dialogo sereno ed ecumenico tra le due sponde nella consapevolezza che il ‘Mare Nostro’ deve continuare ad essere ponte di incontro e di pace, di vita e non di morte. Per tutti, per i nostri marittimi e per quanti lo attraversano desiderosi di libertà e di dignità umana”.

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