Ucraina: Ue, quinto pacchetto di sanzioni per colpire l’economia e gli oligarchi russi. Von der Leyen, “massima pressione su Putin”

(Strasburgo) “Abbiamo visto tutti le immagini raccapriccianti di Bucha e di altre aree” dell’Ucraina “da cui le truppe russe sono recentemente partite. Ieri ho espresso al presidente Zelensky le mie condoglianze e gli ho assicurato il pieno sostegno della Commissione europea in questi tempi terribili. Queste atrocità non possono e non rimarranno senza risposta. L’Ue ha istituito una squadra investigativa il cui compito è raccogliere prove e indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità in Ucraina”. Lo afferma Ursula von der Leyen, annunciando il quinto round si sanzioni verso la Russia, la quale “sta conducendo una guerra crudele e spietata, non solo contro le coraggiose truppe ucraine, ma anche contro la sua popolazione civile. È importante mantenere la massima pressione su Putin e sul governo russo in questo momento critico. I quattro pacchetti di sanzioni” finora decisi “hanno colpito duramente e limitato le opzioni politiche ed economiche del Cremlino. Stiamo vedendo risultati tangibili. Ma chiaramente, alla luce degli eventi, dobbiamo aumentare ulteriormente la nostra pressione. Oggi proponiamo di fare un ulteriore passo avanti con le nostre sanzioni. Le renderemo più ampie, in modo che affondino ancora più in profondità nell’economia russa”.
“Questo quinto pacchetto ha sei pilastri. In primo luogo, imporremo un divieto all’importazione di carbone dalla Russia, per un valore di 4 miliardi di euro all’anno. Ciò taglierà un’altra importante fonte di entrate per la Russia. Secondo: un divieto totale di transazione su quattro banche russe chiave, tra cui Vtb, la seconda più grande banca russa. Queste quattro banche, che ora abbiamo completamente tagliato fuori dai mercati, rappresentano il 23% della quota di mercato nel settore bancario russo. Ciò indebolirà ulteriormente il sistema finanziario russo”.
Terzo: “divieto alle navi russe e alle navi operate dalla Russia di accedere ai porti dell’Ue. Alcune esenzioni riguarderanno elementi essenziali come i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l’energia. Inoltre, proporremo un divieto per gli operatori di trasporto su strada russi e bielorussi. Questo divieto limiterà drasticamente le opzioni per l’industria russa di ottenere beni chiave”. Quarto: “ulteriori divieti all’esportazione mirati, per un valore di 10 miliardi di euro, nelle aree in cui la Russia è vulnerabile. Ciò include, ad esempio, computer quantistici e semiconduttori avanzati, ma anche macchinari sensibili e attrezzature di trasporto. Con questo, continueremo a degradare la base tecnologica e la capacità industriale della Russia”. Quinto: nuovi divieti specifici all’importazione, del valore di 5,5 miliardi di euro, per tagliare il flusso di denaro della Russia e dei suoi oligarchi, sui prodotti dal legno al cemento, dai frutti di mare ai liquori”. Sesto: “adottiamo – dice Von der Leyen – una serie di misure molto mirate, come un divieto generale dell’Ue alla partecipazione delle società russe agli appalti pubblici negli Stati membri o l’esclusione di qualsiasi sostegno finanziario, europeo o nazionale, agli enti pubblici russi. Perché il denaro delle tasse europee non dovrebbe andare in Russia in nessuna forma”.
“Oggi più di 40 paesi applicano sanzioni come queste. Prendere una posizione chiara non è cruciale solo per noi in Europa, ma anche per il resto del mondo. Una posizione chiara contro la guerra di Putin. Una posizione chiara contro il massacro di civili. E una posizione chiara contro la violazione dei principi fondamentali dell’ordine mondiale”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa