Parlamento Ue: Green Deal, approvati nuovi criteri per valutare i progetti energetici da finanziare

(Strasburgo) Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva i nuovi criteri per valutare i progetti energetici da finanziare e armonizzare il regolamento vigente con il Green Deal europeo. “Nella normativa, concordata con il Consiglio nel dicembre 2021, si stabiliscono i criteri e la metodologia per selezionare i progetti energetici di interesse comune (Projects of Common Interest – Pcis), quali, ad esempio, linee di trasmissione ad alta tensione, gasdotti, impianti di stoccaggio o reti intelligenti dell’energia elettrica, che beneficerebbero di procedure di autorizzazione semplificate e che potrebbero ricevere finanziamenti europei”, specifica una nota emessa a Strasburgo. Il testo legislativo è stato approvato con 410 voti favorevoli, 146 contrari e 72 astensioni.
Nel corso dei negoziati, i deputati hanno ottenuto l’estensione dei finanziamenti per i progetti che riguardano lo sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno, la cattura e lo stoccaggio del carbonio. “Questi fondi saranno in aggiunta a quelli per il riutilizzo delle infrastrutture di gas naturale esistenti per il trasporto o lo stoccaggio di idrogeno, che potranno beneficiare dei fondi Ue fino al 31 dicembre 2027”. I progetti idonei a ricevere i fondi comunitari “dovranno contribuire in misura significativa alla sostenibilità, anche rafforzando il progressivo abbandono dei combustibili fossili solidi, in particolare carbone, lignite, torba e scisto bituminoso, oltre a favorire l’integrazione del mercato e aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico”.
Il relatore, l’eurodeputato polacco Zdzisław Krasnodębski, ha affermato: “la tragica realtà odierna della guerra in Europa e il livello drammaticamente basso di sicurezza energetica dell’Unione dimostrano che, da anni, l’Ue ha commesso gravi errori nella valutazione dei suoi bisogni, anche in termini di infrastrutture energetiche transeuropee”. Con la nuova legislazione, “non stiamo solo migliorando il processo di pianificazione delle infrastrutture, ma anche spingendo per nuovi tipi di progetti di interesse comune, in linea con gli obiettivi climatici. Il nuovo quadro Ten-E incoraggerà gli investimenti nelle reti di idrogeno e Co2, così come lo sviluppo delle reti offshore”.

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