Armida Barelli: “Vi scrivo dal treno. Diario e lettere”, nuovo volume sulla prossima beata

“Vi scrivo dal treno. Diario e lettere di Armida Barelli”: un nuovo volume, edito da Vita e pensiero, arricchisce la bibliografia su Armida Barelli, che sarà beatificata a Milano il 30 aprile prossimo assieme al sacerdote ambrosiano don mario Ciceri. Il volume è curato da Maddalena Colli e Barbara Pandolfi. “Le opere a cui ha dato vita Armida Barelli (1882-1952) – dalla Gioventù femminile cattolica all’Università Cattolica del Sacro Cuore – hanno lasciato una traccia indelebile e nel vissuto ecclesiastico e nella storia sociale e civile della prima metà del Novecento”, si legge in una nota di presentazione. “La sua guida nell’associazione di giovani donne ha avuto un indubbio ruolo nell’emancipazione femminile, offrendo un modello di stile e mentalità a tantissime donne di più generazioni”. I brani selezionati dal suo diario inedito si riferiscono a un periodo della sua vita che va dalla prima infanzia agli anni Venti: “con uno stile essenziale, privo di trionfalismi, Armida Barelli permette di cogliere la sua personalità nel racconto della sua vita, mostrandosi come una donna la cui grande operosità corrispondeva a una profonda vocazione”. In queste pagine “si consegna ancora oggi a noi, come in origine si consegnò con questo scritto a padre Gemelli e alle prime collaboratrici e sorelle, in una amicizia confidente e libera”.
Il volume inaugura la collana “Armida Barelli. Scritti e fonti”, che metterà a disposizione della ricerca su una selezione di documenti inediti e commentati. Barbara Pandolfi, vicepostulatrice della causa di beatificazione, afferma al Sir: “la pubblicazione del Diario e di alcuni scritti inediti di Armida Barelli ci permette quasi di ‘ascoltare’ la sua voce, di restituirle la parola e, nello stesso tempo, di continuare a studiare e approfondire la figura e l’opera di questa donna che ha un posto centrale nella storia del movimento cattolico, e del movimento femminile in particolare, tra fine Ottocento e prima metà del Novecento in Italia”. “Riprendere in mano i documenti che la riguardano ci aiuta a riscoprire la sua vita, la sua fede, la sua fiducia incrollabile in Dio, negli altri, nel mondo; la passione per Regno di Dio che fu lo scopo di tutta la sua vita”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa