Papa Francesco: messa crismale, “dare la preminenza alla maggioranza non può essere l’unico modo di procedere nella Chiesa”. “Le persone non si possono numerare”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Dare la preminenza alla maggioranza, che, in definitiva, diventa il criterio di discernimento: è brutto, questo non può essere l’unico modo di procedere né l’unico criterio nella Chiesa di Cristo”. Così il Papa, nell’omelia della Messa crismale, presieduta nella basilica di San Pietro, ha messo in guardia da quella “idolatria nascosta” che “mette le radici là dove si dà il primato al pragmatismo dei numeri”. “Coloro che hanno questo idolo nascosto – ha spiegato Francesco – si riconoscono per il loro amore alle statistiche, quelle che possono cancellare ogni tratto personale nella discussione e dare la preminenza alla maggioranza, che, in definitiva, diventa il criterio di discernimento”.  “Le persone non si possono numerare, e Dio non dà lo Spirito con misura”, il monito del Papa, secondo il quale “in questo fascino per i numeri, in realtà, ricerchiamo noi stessi e ci compiacciamo del controllo assicuratoci da questa logica, che non s’interessa dei volti e non è quella dell’amore. Ama i numeri”. “Una caratteristica dei grandi santi è che sanno tirarsi indietro così da lasciare tutto lo spazio a Dio”, ha ricordato Francesco: “Questo tirarsi indietro, questo dimenticarsi di sé e voler essere dimenticati da tutti gli altri è la caratteristica dello Spirito, il quale manca di immagine propria semplicemente perché è tutto amore che fa brillare l’immagine del Figlio e, in essa, quella del Padre. La sostituzione della sua Persona, che già di per sé ama ‘non apparire’, perché non ha immagine, è ciò a cui mira l’idolo dei numeri, che fa sì che tutto ‘appaia’, seppure in modo astratto e contabilizzato, senza incarnazione”.

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