Messa crismale: mons. Testore (Acqui), “ogni comunità si senta pienamente coinvolta nel proprio compito missionario di annunciare il Vangelo”

“Quando Papa Francesco insiste nel dire che è necessario superare il clericalismo, intende proprio aiutarci a costruire un modello ecclesiale migliore, che valorizzi pienamente anche le capacità, le intuizioni pastorali e la progettualità dei presbiteri, ma che faccia loro evitare di sentirsi il centro e il perno di ogni attività e che permetta invece, in una dimensione di vero servizio, di far crescere tutta la storia e il bene già presente in una comunità”. Lo ha affermato il vescovo di Acqui, mons. Luigi Testore, nell’omelia pronunciata durante la Messa crismale.
“Il compito profetico che Gesù ha affidato alla sua Chiesa è un compito di servizio al quale tutti dobbiamo sentirci orientati proprio grazie al sacerdozio che è proprietà essenziale di ogni cristiano”, ha osservato il vescovo, aggiungendo che “è importante anche valorizzare i ministeri che sono affidati al popolo di Dio, di cui oggi abbiamo un esempio con il conferimento del ministero del lettorato a due nostri fratelli che stanno vivendo il cammino di preparazione al diaconato”. “Proprio la consapevolezza di dover svolgere un servizio speciale e specifico nella Chiesa – ha ammonito mons. Testore – chiede a noi ministri ordinati di vivere con particolare attenzione il compito che ci è affidato”. “Vi è talvolta anche nei fedeli l’idea che in qualche modo i presbiteri siano i capi della chiesa e che sia loro attribuita una sorta di autorità totale sulla vita della comunità”, ha notato il vescovo, evidenziando che “non dobbiamo invece dimenticare che l’unico capo della Chiesa è Cristo stesso e che il nostro servizio è quello di favorirne l’unità, di accogliere e far crescere i carismi presenti nel popolo di Dio e di sentirci a servizio di una comunità che era prima di noi e che continuerà dopo di noi”. Mons. Testore ha rimarcato come sia “importante in ogni luogo valorizzare veramente il Consiglio pastorale e quello per gli Affari economici perché ogni comunità si senta pienamente coinvolta nel proprio compito missionario di annunciare il Vangelo e di costruire la presenza cristiana sul territorio in cui vive”.

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